Scritto da: admin 05 Giugno 2017 categorie: Senza categoria Memorie antiche Erboristeria Tradizionale tradizione Altri articoli

Ci piace rievocare l’ amato Maestro Dioscoride di Anazarba, medico militare nelle legioni comandate dal futuro Augusto Vespasiano, al tempo del Principato di Nerone (che, al di là dei suoi evidenti eccessi e perversità, fu amato dal popolo; e finchè rimase sotto la guida del suo Maestro Seneca, fu anche un buon Principe; poi Nerone lo fece ammazzare – cioè lo fece suicidare – diventò diverso, con tutte le conseguenze del caso…….).
Stavolta siamo stati colpiti da una droga particolare, usata nell’antichità sia come medicamento in sé, sia come “eccipiente attivo”, comune, facile da trovare, di facile gestione: l’ Aceto!
Naturalmente era usato comunemente come ingrediente alimentare, come oggi.
Oltre a Dioscoride consulteremo anche altri grandi Maestri, come Galeno.
Poi vedremo due o tre facili preparazioni (antiche!) a base di Aceto.
L'ACETO .
Ma vediamo cosa ci racconta il nostro medico legionario:
Pedanio/Pedacio Dioscoride di Anazarba, I° sec. d.C. (40 circa – 90 circa d.C.) – “Materia Medica” – Libro V° - Cap. 14° (vers. Mattioli).
- L’Aceto raffredda ed è astringente, giova allo stomaco, dà appetito, blocca le emorragie, in qualunque parte del corpo avvengano, sia bevuto sia sedendocisi dentro.
Cotto nei cibi, giova nella diarrea, e messo sulle ferite sanguinanti, ristagna il sanguinamento, applicato con Lana “succida” Aceto è considerato Freddo dagli antichi], giova nello stesso modo anche nei morsi degli animali che producono un veleno Caldo.
Bevuto caldo e vomitato, giova contro tutti i veleni, al massimo grado contro l’Oppio (5), la Cicuta, il sangue coagulato nello stomaco, i Funghi velenosi, il Latte coagulato [il Latte un veleno!], l’Ixia (6), il Tasso (7), assunto con Sale.
Bevuto., fa uscire dalla gola le Sanguisughe che si fossero ingoiate; mitiga la tosse cronicizzata, ma irrita quella recente.
Si può bere utilmente caldo nelle crisi asmatiche; gargarizzato, giova nelle infiammazioni della gola; cura anche la “schiranzia” (8), ed al prolasso dell’ugola. Si tiene caldo in bocca per il mal di denti.>>.
Ma vogliamo completare la definizione della droga, che ci accorgiamo essere molto importante, nel mondo antico.
A questo punto non ci resta che far parlare anche il sommo dei Maestri di epoca romana-imperiale, Galeno, detto Claudio Galeno, vissuto nel II° sec. d.C.; fu medico e amico di Marco Aurelio e Lucio Vero, poi dovette occuparsi del figlio di Marco Aurelio, Commodo, e dopo la fine della dinastia degli Antonini – inaugurata da Adriano – anche di Settimio Severo. Visse a lungo, per l’epoca, superò sicuramente gli 80 anni, tra il 129 ed il 201 d.C. secondo alcuni autori, secondo altri visse fin oltre il 210 d.C.
L'ACETO SECONDO GALENO .
– da “Le Virtù dei semplici medicamenti” (semplici intesi come ingredienti singoli).
Dal I° Libro dell’opera:
- E’ composto di qualità contrarie, Calde cioè e Fredde, non è composto di parti simili, come il Latte [che infatti è composta dal Siero, definito come Caldo e dalla parte coagulabile, considerato Freddo e Flemmogeno/Acqua condensabile]>>.
Lo confermò anche nel VIII° libro dell’opera citata, così dicendo:
- Fu dimostrato nel I° Libro di questo commentario, che l’Aceto è composto di sostanza mista, una Calda ed una Fredda; ambedue però sottili e leggere; tuttavia la Fredda supera la Calda. Dissecca valorosamente, in modo che si considera tra quelle cose che sono Secche nel III° grado
[tra i più alti, al massimo si arriva al IV°!], intendo dire che è potentissimo per Disseccare.>>.
Quindi, dalla somma possiamo dire che l’Aceto è Freddo moderatamente, e Secco in grado elevato.
Da “La composizione dei medicamenti secondo i luoghi (= organi)”, Libro I°:
>.
Il commentatore/traduttore, Per Andrea Mattioli, medico del XVI° secolo che ci ha reso, oltre alle sue considerazioni anche i suoi punti di vista – comunque coerenti quelli antichi – la possibilità di conoscere l’antico sapere. In questo caso, conclude:

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