Scritto da: admin 18 Maggio 2015 categorie: Erbe Erboristeria Tradizionale

DI Luigi Giannelli

ARTICOLO RIVISTA DELLA VAL D’ORCIA - LUIGI GIANNELLI – 12 SETTEMBRE 2012

I Rovi.

Abbiamo visto come la Val d’ Orcia sia costituita da un suolo ricco, mutevole, anche sul piano strettamente chimico, e quindi ben dotato di varietà vegetali (e animali), anche s e ci sono degli elementi piu’ comuni di altri.
Stavolta vorremmo dedicarci ad una delle specie (anzi, insieme di specie) più odiate dai campagnoli di altri tempi, ovvero i Rovi (chiamati “Roghi” dai locali).
Noi vogliamo dedicarvi invece un bello spazio, anche perché questa pianta è ed è stata molto importante sia nella gastronomia (le celeberrime “marmellate di More” delle nostre mamme e nonne), sia nella Fitoterapia che nella Gemmoterapia.

Abbiamo parlato di più specie, poiché la più importante è sicuramente il Rovo comune (Rubus fruticosus), più grande ed imponente e che fa anche i frutti più grossi.
Non solo, pur essendo una pianta erbacea, esso compie ampi archi, più duri e rigidi di un ramo di pianta arborea; quando forma le macchie grandi, fa impressione, per le sue dimensioni e “aggressività spinosa”.

Non dimentichiamo poi una cosa: l’uso delle more come medicamento e alimento è antico (lo cita Dioscoride), ma la vera Mora al tempo era quella di Gelso. Il nostro era la “Mora seconda”, come avrebbero potuto dire a quel tempo.

Dioscoride cita il Rovo al Libro IV° della “Materia Medica”, al Cap. 39° (vers. Mattioli).
E soprattutto tralascia la descrizione botanica, considerandolo >:
>.

Abbiamo citato i più grandi Autori antichi, Dioscoride e Galeno, su una pianta comune della Val d’Orcia, ahimè non più usata, anzi dimenticata, perfino per fare le marmellate dei frutti!

Dottrina della “Signatura” applicata al Rovo.
Uno dei fenomeni più importanti del mondo antico, è la descrizione dei fenomeni, insomma una forma ben definita di Scienza. Parte di questa scienza è il principio di analogia o di “signatura”, che viene applicato a tutto: se applicato agli esseri umani, abbiamo la Fisiognomica (Segni – Elementi –Umori – Organi), alle piante abbiamo la “Fitognomica” o “Dottrina della Signatura”.
Ogni pianta, mostrando forme, portamenti, colori, aspetti particolari (spine, pelosità, torcimenti, e via dicendo, la dice lunga sulle sue proprietà).
La prima cosa che ci colpisce del Rovo è il fatto che tutto il fusto ed i rami sono pieni di spine triangolari e piegate da un lato, formando una sorta di mezza luna: la complessità della spina, ci pare, indica nel contempo una energia potente che “esce” come un’arma, ma è un’arma che rammenta la scimitarra islamica, dove al Sole della Spada, si unisce la Luna. La base del triangolo indica la sua grande stabilità. Quindi, punta + stabilità + piegatura da scimitarra lunare.

Immediatamente dopo, soprattutto nei soggetti adulti e fitti, in epoca estiva, il fusto ed i rami (che sono poligonali (Terra, Freddo-Secco, Milza/Malinconia), possiedono anche un colore particolare: rosso-porpora, che rappresenta sia la Terra/Malinconia che l’Aria/Sangue.
Ma se il Sangue-Aria, rappresenta l’azione circolatoria e distributrice del corpo, così la Terra-Malinconia, rappresenta l’azione costruttiva-solidificante dei vari organi.
Insomma, il colore porpora rappresenta più di ogni altro l’azione compattante-cicatrizzante sull’elemento Sangue, da parte di droghe o sostanze astringenti-cicatrizzanti di natura Malinconica.
Ovvero, il segno-colore porpora più di ogni altro manifesta l’azione di ricompattazione di tessuti rilassati o con emorragie in corso.

Il Rovo, a nostro modesto parere, simboleggia la sintesi tra forze opposte e complementari, ovvero il blocco delle emorragie e l’essiccazione Fredda, e dall’altra la fluidificazione Caldo-Umida del flusso Sanguigno.

E’ una pianta, che oltre ad avere proprietà terapeutiche, possiede proprietà “didattiche”; molte piante come il Rovo servono agli Erboristi Tradizionali a comprendere al meglio le forze i gioco tra gli organi, secono la Dottrina Umorale-Medicina Tradizionale Mediterranea.

Note:
1) Quasi tutte le piante molto ricche di tannino, ridotte in forma appropriata, magari con l’aggiunta di Sali metallici, tendono a tingere fortemente i capelli e i peli dei mammiferi; inoltre venivano usati per la concia delle pelli. Ciò è dovuto dalla grande affinità tra tannino + ioni metallici (Fe, Cu, ad esempio) + cheratina.
2) Prestero: serpente velenosissimo, probabilmente nemmeno europeo, considerando i lunghi viaggi come medico militare fatti da Dioscoride stesso.

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BIBLOGRAFIA

Mattioli P.A. “Discorsi sulla Materia Medica di Pedacio Dioscoride Anarzabeo ” Venezia 1557 (Rist. anastatica Biokyma-Anghiari AR ‘93)

Platone - Opere complete - Editore Sansoni - Firenze 1989
Lucrezio T.C. - “De rerum natura” - varie edizioni
Apuleio - “Metamorfosi” - varie edizioni
Vitruvio P. - “De Architectura” - a cura di P. Gros - Einaudi - Torino 1997
Varrone M. T. - “Opere scelte” - Classici UTET 1974 - rist. 1996
Plinio G.S. “Storia Naturale” - vers. M.L. Domenichi - Venezia - 1612
Plinio G.S. “Storia Naturale” - a cura di G.B. Conte - Einaudi - Torino 1983-1995
Plutarco “Quaestiones conviviales” - varie edizioni
Cremonese A. - “Direttive sanitarie per le Crociate nella Terra Santa (d)all’ Imperatore Federico II°” . scritta nel 1227
Traduzione di una ristampa anastatica Borna-Leipzig - 1913 - Fritz Honger – Dresda
Tesi di Laurea in Medicina (Università di Leipzig) - Robert Noske (alcuni dati sono incerti; il testo invece è una traduzione originale e conforme).

Dioscoride P. “Materia Medica” - vedi vers. Ruellio - Venezia 1538 e Mattioli - Venezia 1557 e 1568.
Galeno C. “De Compositione medicamentorum secundum locos” - vers. J. Cornario - XVI° sec.
Galeno C. “De Antidotis”
Galeno C. “De Compositione medicamentorum per genera”
[le tre opere sopra citate fanno parte di una raccolta danneggiata del XVI° sec.].
Galeno C. “Methodi Medendi” - Edizione generale - Venezia 1565
Galeno C. “De Simplicium medicamentorum facultatibus” vers. Gaudano - Lione 1547
Galeno C. - “Manualetto di facili preparazioni di rimedi” - trad. di Paolo Crasso da Padova sull’opera di Solone, ripresa da Galeno - parte di raccolta di opere varie di Galeno - Venezia 1565
Alessandro di Tralles - “I Dodici libri di Medicina” - Venezia 1573 (originale: VI° secolo d.C.)
Paolo di Egina - “Totius rei mediche” - autore bizantino VII° secolo - ediz. latina Basilea 1556
Du Ruel J. (Ruellio) - “Pedacii Dioscoridis Anazarbei De Medicinali Materia Libri Quinque”- Venezia 1538
Mattioli P.A. “Discorsi” Venezia 1557 (Rist. anastatica Biokyma-Anghiari AR ‘93)
Galeno C. - “De Theriaca ad Pisonem” - vers. E. Coturri - L. Olschki - Firenze 1959
Galeno C. - “De bonis malisque sucis” - vers. A.M. Ieraci Bio - M.D’Auria - Napoli 1987
Galeno C. - “Le facoltà naturali” - vers. - Oscar classici Mondadori - Milano 2000
Plateario M. - “Circa instans” - Scuola Salernitana XI°-XII° secolo - ed. italiana “Il libro delle piante medicinali” - Vallardi/Garzanti - Milano 1990
Rabelais F. - “Gargantua e Pantagruele” - XVI° secolo - varie edizioni moderne
Alessandro di Tralles “I Dodici libri di Medicina” - Venezia 1573 (originale: VI° secolo d.C.)
Avicenna “Canone della Medicina” - vers. G.Cremonese-correz.A. Alpago - Basilea 1556
Avicenna “Canone della Medicina” - vers. G.Cremonese-correz.A. Alpago - Venezia 1595
AA.VV. “Regimen Sanitatis - Flos Medicinae Scholae Salerni” - vers. A.Sinno - Mursia-Milano 1987
AA.VV. “Ricettario Fiorentino” - edizione 1498 - a cura dell’Istituto Medico-Farmaceutic de Catalunya Barcelona 1992
AA.VV. “Ricettario Fiorentino” - edizione 1550 - a cura di Laboratori Biokyma - Anghiari (AR)

Agrippa C. - “De Occulta Philosophia” - Mediterranee - Roma 1980
“Culpeper’s Complete Herbal” - W. Foulsham & Co. Ltd - Londra 1972
Campanella T. - “Il senso delle cose o La Magia” - F.lli Melita editore - Milano 1980.
Fernel J. - “Therapeutices universalis, seu medendi rationis libri septem” - Francoforte 1593
Rosaccio G. - “Il Medico” - Venezia 1621
Cristini P.B. - “Pratica Medicinale et Osservationi” - Bologna 1680
Castelli B.- “Lexicon Medicum Graeco-Latinum” - Padova 1762
Baumè A. - “Elementi di Farmacia” - Venezia 1773
Murray J.A. - “Apparatus Medicaminum etc.” - Venezia 1795
Pazzini A.- “Storia della Medicina” - Società Editrice Libraria - Milano 1947
AA.VV. - “Atti del IV° Congresso Nazionale di Erboristeria” - Club Alpino Italiano - Modena 1954 - Ristampa Anastatica a cura di Laboratori Biokyma - Anghiari (AR) 2009
Masino C. - “Voci di Spezieria dei secoli XIV°-XVIII°” - Accademia Italiana di Storia della Farmacia Piacenza 1988
Guenon R. - “Simboli della Scienza Sacra” - Adelphi - Milano 1980
Iozzi S. - “Fitopratica” - Giunti -Firenze 1980
Giannelli L. - “L’ Arte dei Profumi” - MIR Edizioni - Montespertoli 1998 - II.a ristampa 2009.

Giannelli L. - “Medicina Tradizionale Mediterranea” - Tecniche Nuove - Milano 2006
Cattabiani A. - “Floriario” - Mondadori - Milano 1996
Brosse J. - “Mitologia degli Alberi” - BUR - Milano 1994 (orig. Edition Plon 1989)
Valnet J. - “Cura delle malattie con ortaggi, frutta e cereali” - Giunti - Firenze 197... - attualmente nuove edizioni.
Giannelli L. - “Gemmoterapia” - Tradizione Mediterranea, Fisiognomica e Mitologia, Manuale Pratico - Edizioni MIR - - Santiveri - Montespertoli (FI) - 2009

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